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In questa guida spieghiamo come scegliere la migliore matita e proponiamo una lista dei migliori prodotti con recensioni e prezzi.
La matita per disegnare è utilizzata quando si ha la necessità di poter cancellare il disegno in fase di schizzo. Leggi la guida per conoscerne caratteristiche, tipologie, matite speciali, e come scegliere il tipo di matita per colorare in base a criteri di qualità della grafite, durezza, prezzo e corretta informazione per il consumatore intento a disegnare.
Come sono fatte
La creazione della matita per come la conosciamo oggi risale al XVI secolo: in tale data venne scoperto infatti un nuovo minerale -la grafite- in Inghilterra. In principio il suo utilizzo si limitava alla segnatura delle bestie. Successivamente due italiani, Simonio e Lyndiana Bernacotti, assemblarono un’unica lastra di ematite -ovvero la mina- all’interno di un cilindro di legno, ossia la odierna matita.
Poiché la grafite si consuma, è necessario procedere con il temperino, un apposito strumento contenente una lama, per appuntire la mina e far si che, eliminando il rivestimento di legno, possano essere tracciati dei segni più nitidi. La matita in genere ha una mina in grafite e il suo colore è grigio scuro, ma vi possono essere anche matite con la mina colorata: in tal caso vengono chiamati pastelli e sono utilizzati generalmente per colorare i disegni fatti con la matita. In commercio ne esistono vari tipi di diverse dimensioni, e sono un’ottima alternativa ai pennarelli perché in genere non sporcano. L’effetto della colorazione è poi molto più tenue, e soprattutto, modificabile grazie a delle gomme ruvide che cancellano con maggiore energia i tratti (in genere sono di colore blu scuro).
La gomma in alcune matite -prevalentemente quelle non colorate- è posta all’estremità superiore. Infine può non essere costituita da un’unica mina, ma può configurarsi in modo diverso. In tal caso viene chiamata portamine, e si differenzia perché il cilindro è generalmente di plastica, e al suo interno vengono inserite delle piccole mine che fuoriescono dalla punta grazie a una pressione sulla parte superiore, dove c’è un pulsante. Di solito queste vengono privilegiate se è necessario tracciare dei segni molto sottili e chiari (poiché le mine in genere sono di spessore molto inferiore rispetto all’unica mina presente in quelle più tradizionali; in commercio se ne trovano comunque di varie dimensioni). Con la portamine non è necessario il temperino, basta semplicemente ricaricarla con altre mine di ugual misura.
Il tratto lasciato è molto debole e chiaro: per questo viene prevalentemente usata per il disegno su carta. Può essere inoltre un mezzo di scrittura temporanea perché è molto facile da cancellare (anche se si vendono penne cosiddette cancellabili che consentono appunto di ottenere la stessa facile eliminazione anche del segno della biro). Nelle votazioni italiane sono utilizzate delle particolari matite, dette copiative.
Tipologie
Matite di grafite
Sono i tipi più comuni e sono realizzate in legno. Sono fatte con una miscela di argilla e grafite e la loro tonalità varia dal grigio chiaro al nero. La loro composizione consente una presa ottimale.
Matite di grafite solida
Come suggerisce il nome, si tratta di bastoncini di grafite solida, del diametro circa di una matita comune, privati dell’involucro. Sono utilizzati principalmente per scopi artistici visto che l’assenza di involucro consente di ottenere effetti più interessanti. Sono disponibili nella stessa gamma di tonalità di quelle in grafite con involucri di legno.
Matite carboncino
Sono fatte di carboncino e hanno un colore nero più scuro di quelle in grafite, ma tendono a sporcare facilmente e sono più abrasive della grafite. Le matite in toni seppia e quelle bianche sono usate anche per le tecniche a due tonalità.
Matite carbone
In genere sono costituite da una miscela di argilla e nero di lampada. a volte miscelati con carbone di legna o grafite a seconda della tonalità e del produttore. Queste matite producono un nero più scuro delle matite di grafite ma sono meno abrasive del carboncino. Matite colorate o matite pastello: hanno nuclei simili alla cera con pigmenti e altri riempitivi. Spesso vengono mescolati assieme più colori.
Matite acquarello
Sono progettate per l’uso con tecniche di acquerello e sono in grado di tracciare linee sottili e nette. I tratti realizzati dalla matita possono anche essere bagnati con acqua e stesi con un pennello.
Matite colorate
Matite dermografiche
Possono scrivere praticamente su ogni superficie (anche vetro, plastica, metallo e fotografie). Le matite grasse che si trovano più facilmente sono rivestite nella carta (Berol e Sanford Peel-off), ma possono anche essere rivestite in legno (Staedtler Omnichrom).
Durezza
A seconda della durezza della mina, possiamo distinguere ben 19 varianti per il disegno: in scala dalla più morbida, la EE, EB, 9B, 8B, 7B, 6B, 5B, 4B, 3B, 2B, per poi passare a quelle morbide (B) e media (HB), infine verso le più dure: F, H, 2H, 3H, 4H, 5H, 6H, 7H, 8H, 9H, la più dura in assoluto in commercio.
Queste caratteristiche rilevano soprattutto nei disegni professionali: in genere le più morbide, che hanno un tratto più nero, vengono utilizzate per i disegni artistici, mentre quelle più dure, con un segno più sottile e chiaro, si adattano meglio alle necessità di precisione del disegno tecnico.
Alcune che hanno utilizzi più specifici: il carboncino ad esempio è usato nel disegno artistico, è morbido e viene privilegiato per realizzare delle gradazioni di colore: infatti la sua morbidezza permette facilmente di creare sfumature e dissolvenze (che sono poi definite con tocchi della mano).
Inoltre vi sono tipologie con la punta grezza e molto più spesse, che consentono di scrivere anche su superfici diverse dalla carta: vengono infatti utilizzate in falegnameria e nel campo edile.
Modelli speciali
Matite colorate cancellabili
A differenza delle colorate a base di cera, i segni di queste possono essere facilmente cancellati. Il loro utilizzo principale è negli schizzi, in cui l’obiettivo è quello di creare un bozzetto utilizzando lo stesso colore di altri strumenti (come quelle di cera o gli acquerelli) che poi lo riempiranno. Alcuni disegnatori preferiscono le matite colorate cancellabili rispetto a quelle di grafite perché non macchiano con la stessa facilità, e i diversi colori consentono una migliore separazione degli oggetti nel disegno. Anche i revisori di bozze li trovano utili in quanto il loro tratto risalta di più rispetto a quello in grafite, con la possibilità però di essere cancellato.
Non riproducibili
Realizzano tratti che non vengono riprodotti dalle fotocopiatrici (Copy-not della Sanford o Mars Non-photo e Mars Non-Print della Staedtler.
Matite per stenografia
Conosciute anche come matite steno, sono considerate molto affidabili e la loro mina è a prova di rottura, tuttavia a volte vengono appuntite su entrambi i lati per migliorarne l’affidabilità. La loro forma è arrotondata per alleviare il dolore quando si scrivono lunghi testi.
Matite copiative
Sono di grafite con un colorante aggiunto che crea un segno indelebile. Sono state inventate nel tardo XIX secolo come sostituto pratico delle penne stilografiche. Il loro tratto è spesso visivamente indistinguibile da quello delle matite di grafite standard, ma quando viene inumidito si scioglie in un inchiostro colorato che viene poi pressato su un altro pezzo di carta. Sono state usate fino all’inizio del XX secolo quando furono sostituite dalle penne a sfera.
Matite più Vendute Online
Nella seguente tabella è possibile trovare una lista delle matite più vendute online in questo momento. Cliccando i diversi prodotti mostrati nell’elenco viene aperta una nuova pagina in cui è possibile leggere le caratteristiche tecniche e le opinioni di chi ha provato i prodotti.