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Oggi vediamo come scegliere i migliori Blue-ray vergini.
Il disco Blu-ray, è stato utilizzato per la prima volta con la PlayStation 3, dopo che i produttori del progetto Blu ray approvarono la versione 1.0 delle specifiche per i dischi BD-ROM; l’ingresso nel mondo del cinema ad alta definizione è invece datato al 23 maggio 2006, negli Stati Uniti.
Caratteristiche
La sua diffusione è cresciuta rapidamente: nel 2008 Toshiba, titolare dei diritti sull’HD DVD, ha chiuso progetti ed attività ad esso correlati, sancendo la definitiva affermazione del Blu-ray, sostenuto anche da grandi nomi come Warner Bros e Wal-Mart.
Ma come funzionano i dischi Blu ray vergini? Qual’è il loro meccanismo? Cerchiamo di comprenderne i più basilari funzionamenti. Tramite l’utilizzo di un laser a luce blu, essi riescono a contenere fino a 54 GB di dati, una quantità 12 volte superiore rispetto ai 4,7 GB di un DVD Single Layer – Single Side. Per aumentare la capacità di queste tipologie di dischi si è pensato non solo di utilizzare dischi a doppio strato (oltre 50 GB), ma si è avvertita la necessità di impiegare codec più sofisticati rispetto al tradizionale codec MPEG-2, come MPEG-4 AVC o il Windows Media Video 9 (standardizzato come VC-1). Essi, pur garantendo la medesima qualità video, sono in grado di raddoppiare il fattore di compressione, dimezzando di conseguenza la richiesta di spazio.
Un’ultima precisazione riguarda il nome ovvero “Blu-ray”, usato in italiano, al posto della corretta terminologia inglese “blue”. E’ stata accettata questa denominazione perché ritenuta di uso comune nella lingua inglese, e di conseguenza non registrabile come marchio.
Capacità
Una delle principali differenze tra il Blu-ray e l’HD DVD riguarda proprio la capacità. L’ HD DVD infatti si basa su un meccanismo che mantiene fissa la lunghezza del pit, ovvero la capacità di archiviazione per strato, in inglese denominato layer, che è pari a 15 GB. Il Blu-ray invece si basa su un meccanismo che varia le lunghezze dei pit e che dunque, pur mantenendo i medesimi supporti, è in grado di aumentare la capacità di archiviazione. Oggi, tramite tre differenti lunghezze di pit, abbiamo capacità di 23.3 GB, 25 GB, 27 GB.
Sony sta inoltre lavorando molto per i supporti da 200 GB, che garantirebbero una capacità pari ad otto strati. Buoni risultati sono stati raggiunti il 26 maggio 2005, data in cui la Blu-ray Disc Association è arrivata ad annunciare di riuscire a raggiungere tale livello di capacità, sottolineando inoltre come i costi di produzione dei dischi BD-ROM con capacità 25 e 50 GB e quelli dei DVD Dual Layer stiano sempre più divenendo simili.
Esistono svantaggi e vantaggi nella scelta del HD-DVD o del Blu-ray. Per quanto riguarda il primo, ci si potrà avvalere ad esempio di spese modeste per l’aggiornamento degli impianti, mentre considerevoli saranno i costi per la produzione di supporti Blu-Ray. Il vantaggio che è invece possibile trovare nella scelta del Blu-ray consiste fondamentalmente nella similarità di costi di produzione, ma nella presenza di risultati migliori.
La strada che il Blu-ray ha percorso e sta percorrendo è lunga e può aprire a sempre nuove prospettive: sono nati i Blu-ray “Double layer”, con doppio strato di informazione e capacità raddoppiata a 50 GB. Sono state studiate ed annunciate versioni ancora più evolute, con 4, 8, anche 16 strati, per arrivare ad una capacità di 100, 200, 400 GB. E’ bene precisare che per i dati sopra riferiti si tratta di annunci stampa e presentazione di prototipi, proposti da Maxell, Pioneer, Sony, TDK, ma ancora non trasformati in realizzazioni commerciali vere e proprie. Spesso vengono inoltre rilasciate dichiarazioni su progressi e nuove scoperte, esclusivamente per spirito di competizione con l’antagonista HD-DVD.
Protezione Dati
Come evitare la contraffazione dei dati? Come garantire dunque la sicurezza? Si è optato, per il Blu-ray, per un sistema che prevede chiavi a 128 bit che cambiano ogni 6 GB di dati, il cosiddetto
Advanced Encryption Standard (AES). Se quindi per decriptare un DVD Standard viene impiegata una sola chiave, al contrario in questo meccanismo la chiave muta centinaia di volte, rendendo più difficile la contraffazione. Vengono utilizzati nel Blu-ray 3 differenti meccanismi di protezione, che devono essere spiegati singolarmente per essere meglio compresi.
Il primo meccanismo utilizzato è l’evoluzione del Content Scrambling System (CSS) utilizzato per i DVD, ovvero l’AACS. Esso serve ad impedire la riproduzione di dischi da parte di dispositivi non autorizzati o contraffatti, che potrebbero dunque copiare il contenuto del supporto in altri sistemi. Per ottenere questo, l’AACS cripta i dati veri e propri e può essere decodificato solo tramite le chiavi rilasciate ai produttori di player.
Il secondo meccanismo di protezione è il Digital Watermarking, un sistema che mira ad impedire la riproduzione di dischi prodotti in modo irregolare. Tramite alcune modifiche nella forma dei bit, invisibili all’occhio umano, ma riconoscibili dal player, si tenta di inserire nel disco una sorta di “impronte”. Se durante la riproduzione il player non individuerà lo schema corretto di tali impronte, il disco verrà riconosciuto come contraffatto e la riproduzione sarà bloccata.
Passiamo ora al terzo sistema, denominato BD+, un meccanismo basato su una macchina virtuale che utilizza un codice sorgente registrato nei supporti preregistrati. Che cosa accade? Quando il disco viene caricato, avviene l’estrazione del codice e il suo trasferimento nella memoria del player; lì il codice verrà eseguito, e tale esecuzione permetterà la lettura del contenuto del disco, il quale è stato modificato secondo un ulteriore livello di protezione, che associa dati utili a porzioni di dati non significative. Se questa associazione non viene riconosciuta dal player e se quindi risulta impossibile la ricostruzione del flusso corretto di bit, il disco non è autentico e non viene letto. Il sistema di protezione BD+ risulta essere un meccanismo molto valido: innanzitutto esso si preoccupa di garantire l’inviolabilità del codice, che non risiede permanentemente nel player, ma viene cancellato ad ogni estrazione. Inoltre consente di aggiornare il sistema, tramite la modifica del codice del supporto, ogni qual volta il codice in uso viene invece violato.
Per tali motivazioni risulta evidente che la combinazione dei tre meccanismi sia estremamente più sicura del sistema di protezione dell’HD DVD, ovvero del solo AACS.
Blue-ray Vergini più Venduti Online
Per concludere proponiamo una lista dei Blue-ray vergini più venduti online in questo periodo con il relativo prezzo.
Cliccando sui prodotti presenti nella lista è possibile leggere le opinioni dei clienti.