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Oggi vediamo come scegliere le migliori buste portadocumenti.
La busta portadocumenti è un contenitore cartaceo utilizzato per assicurare il corretto trasporto di un documento spedito tramite posta. In generale, le buste sono di materiale opaco e sono dotate di chiusura autoadesiva, è per questo motivo che, una volta imbustato il documento, esso risulta anche protetto da sguardi indiscreti che potrebbero violarne la riservatezza. Leggi la guida per conoscerne caratteristiche, tipologie, e come scegliere le migliori buste per documenti in base a criteri di qualità, prezzo, offerte e corretta informazione per il consumatore.
Come Scegliere Buste Portadocumenti
I metodi di confezionamento delle buste hanno subìto una lunga e complessa evoluzione nel corso degli anni. Inizialmente, le buste venivano prodotte a mano, singolarmente, a partire da fogli rettangolari opportunamente ripiegati. Questa tradizione cominciò a venir meno 1840, quando George Wilson brevettò un metodo che permetteva la produzione in serie di buste a partire da specifici modelli dati in dotazione ai produttori (“tessere”, da cui il nome del metodo, “tessellating”) insieme ad un foglio di grandi dimensioni. Il passaggio completo alla produzione meccanica fu segnato, cinque anni più tardi, dal brevetto dell’inglese Edwin Hill e del francese Warren de la Rue: la macchina a vapore (“steam-driven machine”) che essi avevano inventato era in grado di tagliare e piegare un foglio nei modi e formati necessari per ottenerne una busta (anche se l’incollaggio dei vari lembi piegati dalla macchina era un’operazione che andava ancora effettuata a mano).
La produzione di buste è oggi quasi completamente automatizzata: nonostante il ruolo sempre più importante svolto dalla posta elettronica come mezzo di comunicazione istantanea, gran parte delle aziende e spesso anche privati tendono a preferire la posta tradizionale, in quanto più sicura e semplice. Per questo motivo, ogni giorno nel mondo vengono prodotte oltre un miliardo di buste. Il loro confezionamento viene suddiviso in base al formato e alla tipologia: esistono infatti buste standard, buste a sacco e così via. Il formato delle buste, tralasciando quelli “standard”, è estremamente variabile; fu però solo a scopi competitivi che, nel 1992, vennero realizzate buste di dimensioni 516 x 736 cm, 755 x 757 cm e 14 x 865 cm più una finestra di 137 x 342 cm (rispettivamente, busta di tipo “Regina”, “Re” e “Principessa”). Tali buste finirono nel Guiness dei primati, e sono tutt’ora le più grandi mai prodotte al mondo.
In genere, gli impianti confezionano buste con il lembo di chiusura chiuso per standardizzare la produzione, ma esistono varie eccezioni atte a facilitare l’inserimento di un documento nella busta e la sua successiva chiusura. Sono inoltre usualmente prodotte anche buste con finestra laterale, ovvero un buco di forma rettangolare coperto con materiale trasparente (in genere poliestere), la cui funzione è quella di permettere di leggere o vedere facilmente il nome o logo del mittente (in genere un’azienda) stampati all’interno del documento. Questo tipo di buste, utilizzato soprattutto per fini commerciali, venne ideato da Americus F. Callahan agli inizi del 1900.
L’aspetto grafico di una busta è un particolare che viene spesso tralasciato dai grandi impianti di produzione, ma ad ogni modo molto importante: decorando una busta in maniera opportuna o cambiandone colore e forma, è possibile ottenere un prodotto particolarmente adatto per usi pubblicistici e di commercializzazione, oggi largamente usato dalle piccole imprese.
Negli ultimi anni, le industrie che si occupano di produzione di buste hanno deciso di adeguarsi agli standard ambientali previsti dalle note e prescrizioni in tema di rispetto e salvaguardia ambientale relative alla produzione della carta: ciò serve a garantire la fabbricazione di un prodotto che sia causa di un sempre minor impatto ambientale. Fra gli standard seguiti, si ricorda in particolare il FSC (Forest Stewardship Council) e il PEFC (Programme for Endorsement of Forest Certification schemes).Una busta può essere utilizzata per inviare documenti di ogni tipo, dai più personali a quelli di tipo commerciale o pubblicistico; grazie alla versatilità dei formati in cui essa è disponibile, è inoltre possibile riporre al suo interno fogli di qualunque dimensione, se opportunamente ripiegati.
Il formato più usato si chiama “DL” ed ha dimensioni 11 x 22 cm; sono però ugualmente sfruttati anche formati di tipo C4 (22,9 x 32,4 cm), C5 (16,2 x 22,9 cm), C6 (11,4 x 16,2 cm). Mentre il DL (spesso definito anche C6/5) è in grado di contenere un foglio A4 (di dimensioni 21 x 29,7 cm) ripiegato in tre parti, gli altri formati vengono utilizzati rispettivamente quando è necessario spedire fogli A4 non piegati, piegati in due o in quattro parti. Esistono inoltre buste di dimensioni minori, destinate al trasporto di biglietti da visita.
Le varie tipologie di buste si differenziano, oltre che per il formato, anche in base ad altri parametri, quali ad esempio il tipo di carta di cui sono composte (carta generica, riciclata etc.) o il tipo di documenti che devono trasportare (semplici, voluminosi etc.). E’ inoltre possibile trovare in commercio buste preaffrancate, buste dotate di una minuscola finestra in materiale plastico trasparente (atta a permettere la lettura dell’indirizzo del mittente stampata all’interno del documento), nonché buste dotate di un lato apribile per l’ispezione postale.
Una recente innovazione in materia è la creazione di buste in grado di poter passare in una stampante laser: grazie a ciò, è possibile riportare su carta, in pochi secondi, da qualunque ufficio o computer dotato di stampante, grafiche personalizzate per le proprie buste.
Buste Portadocumenti più Vendute
Per concludere proponiamo una lista delle buste documenti più vendute online in questo periodo con il relativo prezzo.
Cliccando sui prodotti presenti nella lista è possibile leggere le opinioni dei clienti.